Felicità come diritto..?
“Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, Libertà e la ricerca della Felicità.”(Dichiarazione d’Indipendenza Stati Uniti d’America -Philadelfia, 4-7-1776)
Felicità come dovere..?
“In principio la felicità era un sentimento privato, come la tristezza o la malinconia. Oggi, invece, sembra quasi una costrizione pubblica. Dalla propaganda New Age agli spot televisivi, dalle pubblicazioni di manuali che pretendono di insegnare come essere o vivere felici ai film di una comicità superficiale, un trionfale irritante edonismo impone dappertutto le sue regole, allontanando i dolori, nascondendo in angoli appartati le magagne quotidiane dell’esistenza. Tutto questo per dire quanto sia difficile o impossibile il ritorno alla felicità laddove l’umanità venga così crudelmente oltraggiata.” (Carrera e La Porta, 2000)
Felicità come responsabilità!
Che fine ha fatto questo “feticcio” chiamato felicità?
La strada per la sua ossessiva rincorsa è piastrellata di dolore, sopraffazione, egoismo, guerra e fallimenti.
In questa rincorsa sfrenata (e illusoria) in tanti trovano conforto nelle “cose”: sostanze psicoattive, denaro, potere, edonismo.
Colpisce come le attuali condizioni di vita rendono indispensabile una certa anestesia, e viverne senza risulta intollerabile. L’essere umano pare avviato al raggiungimento di un equilibrio interiore tramite l’uso di “cose” da cui diventare dipendenti. (Amendt 2004)
L’ossessione per la felicità sta conducendo l’umanità verso nuove e onnipresenti forme di dipendenza.
Proteggere e custodire la libertà è l’antidoto alle dipendenze, perché se sono le “cose” ad occupare la nostra mente, non c’è spazio per la libertà.
Una relazione saturata dalle “cose” non è più nutritiva, non si evolve e assume le caratteristiche di un legame assoluto e disperato. (Pintus, Crolle Santi, 2014)
La psicoterapia può essere lo spazio in cui ritrovare se stessi, libertà e competenze relazionali che aprono alla crescita e alla creatività.