Coltiviamo la speranza

da | Mag 26, 2020

Ci dicono che grandi cambiamenti stanno per accadere e che dobbiamo attendere.

L’attesa è l’esperienza di ciò che dovrebbe succedere, di ciò che non c’è ancora, e in questo spazio si insinua spesso l’ansia di ciò che sarà.

L’ansia di un presente immobile che ci rende impotenti.

La speranza è l’esperienza dello stare nel presente guardando al futuro, è “l’annunciazione di un domani liberato dalle caratteristiche dell’oggi”. 

La speranza è lo spazio del desiderio, e il desiderio apre alla ricerca attiva.

Nell’attesa stiamo fermi aspettando che il mondo cambi; coltivando la speranza diventiamo consapevoli di ciò che desideriamo e protagonisti nel cercare di realizzarlo.

C’è un doppio rischio, ed è giusto saperlo: da un lato illudersi di essere onnipotenti, dall’altro andarsi ad infrangere sul muro della disperazione.

Ma la relazione ci può aiutare: può contenere l’ansia di un’attesa immobile, ma può anche farci sentire meno soli e meno folli nel proiettarci in un futuro che non ci appartiene ancora.

Coltiviamo la speranza…insieme!