Dove è finito il corpo?

da | Giu 12, 2020

Abbiamo tutti fatto esperienza in questi mesi di un corpo ferito: ferito dalla malattia, dalla morte e dalla paura di esse.

Di un corpo che non ha più potuto esprimersi liberamente, costretto davanti ad uno schermo per raggiungere l’altro e farsi raggiungere; un corpo dimezzato, nascosto per metà, rinchiuso dentro un rettangolo eppure ostinatamente vivo.

Un corpo da tenere a distanza, che non può toccare, non può baciare, che deve inibire l’istinto naturale all’abbraccio; mani sempre più pulite, sanificate, igienizzate ma prive del calore altrui.

Per strada corpi che si incontrano ma che faticano a riconoscersi, visi che rivelano solo gli occhi e la fronte negandone il sorriso.

E purtroppo questa asettica e igienica assenza pare durerà ancora molto, il corpo dovrà ancora essere tenuto seminascosto nel timore che questo incredibile strumento di relazione diventi strumento di contagio.

Stiamo già facendo i conti con l’invadenza della paura e della tristezza: la mancanza dello sguardo dell’altro e di contatto fisico hanno già determinato cambiamenti psicologici e negli stili di vita in moltissime persone.

Sembra che il corpo vissuto e il corpo visto stiano andando incontro ad un profondo mutamento, ad una grave ferita, rinunciando alla propria vocazione relazionale.

Ma solo in parte, perché l’istinto relazionale non si può fermare: abbiamo scoperto usi diversi di parti del corpo, come i gomiti o i piedi per un saluto “salubre”; dai miei pazienti ho imparato quanta vitalità e sfumature variegate possono esprimere gli occhi, e che un’emozione è capace di penetrare il video anche a distanza di migliaia di Km.

Ci vorrà tempo: la psicoterapia può essere l’occasione per tornare a relazionarci con il corpo nostro e altrui e riscoprirsi soggetti relazionali.

Ci vorrà delicatezza: la psicoterapia può risvegliare, in una danza di risonanze reciproche, sistemi psichici a lungo inibiti.

Ci vorrà accudimento: perché dove lo sguardo dell’altro è stato negato, uno sguardo orientato alla cura può risvegliare sicurezza e fiducia.