Dalla cultura del “fare” alla fiducia nel saper “stare”

da | Ott 26, 2020

Sei ciò che fai”: un vecchio adagio che ha orientato intere generazioni a concentrarsi sull’aspetto performativo dell’esistenza.

Ne siamo tutti consapevoli, siamo stati spronati alla rincorsa del voto migliore, del successo e della bellezza a tutti i costi, della giovinezza eterna.

Se fai vali, se non fai non sei nessuno”. E solo così puoi avere un posto nel mondo.

Per carità nulla da dire sul valore del lavoro e dell’impegno, ma siamo certi che sia solo il #fare il motore del #benessere e dell’evoluzione personale e collettiva?

Purtroppo l’agire è spesso fortemente legato all’apparire, nella forma più narcisistica (e fragile) di sé.

Un certo modo di “fare” diventa antidoto alla noia, balsamo per le proprie ferite, anestetico per le proprie emozioni: una fuga da sé.

Riuscire a rallentare permette invece di poter #sentire, non solo con le orecchie ma con tutti i sensi

Solo nel silenzio e nella calma puoi ammirare un’opera d’arte o un paesaggio, solo rallentando e respirando puoi tornare al vero sé.

Troppo spesso invece ci viene venduta l’idea del “fare” come modo per evitare l’angoscia del confronto con sé.

Entrare in contatto con se stessi vuol dire gustare intensità, ritmo, frequenza del respiro e del battito; concedersi tempo per “sentire” il #corpo nelle viscere e nello spazio, riconnettersi alle emozioni e ai pensieri.

Imparare a “stare” con le proprie #sensazioni ed #emozioni nel contatto con l’Altro è un privilegio di cui ciascuno dovrebbe disporre come di un diritto.

Ma riuscire a dedicarsi tempo per “stare” con sé è anche un preciso atto di cura e di responsabilità cui siamo chiamati.

Scoprirai l’armonia che emerge dal corpo, desideri non ascoltati, ferite non curate, eccitazioni negate, pensieri nascosti, emozioni smorzate, la forza di un gesto, l’intensità di uno sguardo, la delicata forza di una parola che nasce dal corpo.

La #psicoterapia è occasione per “stare” con se stessi, per prendersi insieme cura di sé, della propria interiorità, delle proprie relazioni e sentirsi integrato e in armonia.