E’ paura o ansia?

da | Ott 26, 2020

#Paura e #ansia sono fenomeni simili ma di intensità diverse che segnalano la percezione di un pericolo, disponendo il nostro organismo a una risposta di allarme.

La paura è un’emozione di base che condividiamo con gli animali e ha una funzione adattativa e protettiva: ci segnala la presenza di un pericolo imminente, reale o potenziale, o di una novità per garantirci la sopravvivenza.

Cessato il pericolo cessa la paura.

L’ansiainvece è una condizione emotiva tipicamente umana legata alla capacità di proiettarci nel futuro, che si attiva davanti all’aspettativa di una minaccia futura (un esame, un appuntamento, una risposta,…).

Spesso è una reazione fisiologica, meno intensa ma più prolungata della paura, del tutto normale in alcuni passaggi della vita (avvio di un lavoro, nuova conoscenza, matrimonio, …).

Ma se questa tensione diventa eccessiva o persistente allora l’ansia diventa patologica.

A differenza della paura, quando siamo in ansia non sempre ne comprendiamo il motivo e riusciamo a gestire sensazioni e pensieri.

segnali corporei dell’ansia sono simili a quelli della paura, meno accentuati e più duraturi: aumento del battito cardiaco e della pressione, respiro corto, tensione muscolare, ipervigilanza, problemi del sonno, inappetenza, pensieri ricorrenti, confusione.

L’ansia prolungata ci rende insicuri, meno efficaci, può portarci ad evitare esperienze, luoghi, relazioni, a isolarci.

Un soggetto su 5 soffre di #disturbi_d’ansia almeno una volta nella vita, e le forme in cui si può presentare possono essere varie (APA, 2014): #agorafobia, #ansia sociale, #disturbo da panico, ecc…

Il diffuso senso di precarietà, le catastrofi sanitarie, ecologiche, climatiche alimentano un pervasivo senso di incertezza che trova terreno fertile in persone già provate da eventi di vita stressanti.

Tutto questo aumenta il rischio di sviluppare un disturbo d’ansia.

Ma questa sofferenza può essere anche occasione per promuovere un cambiamento significativo nella propria vita; è un urlo disperato dell’organismo che in terapia può essere accolto, ascoltato, compreso per avviare un’evoluzione significativa nella propria esistenza e ritrovare fiducia e serenità.

Basta volerlo!