Genitori e bambini vittime dello stress da epidemia

da | Giu 2, 2020

Un gruppo di ricerca dell’Associazione Americana degli Psicologi ha indagato il rapporto tra la diffusione del CoVID-19 e i livelli di stress dei genitori.

Durante la pandemia quasi la metà degli adulti sottoposti ad indagine pare abbia riferito livelli di stress medio-alti.
Si tratta particolarmente di genitori con figli minorenni, per i quali preoccupanti livelli di stress sono diventati la nuova “normalità”.

Anche in Italia si sono registrati analoghi livelli di pressione emotiva, in alcuni casi con aumento del senso di impotenza, di tensioni di coppia o familiare, o di vera e propria sintomatologia ansiosa.

E poi ci sono i bambini, vittime silenziose ed invisibili di questa immane tragedia.

Vittime dirette per la perdita di contatto fisico con i loro compagni di classe e le maestre, sottoposti ad ore e ore di permanenza davanti ad uno schermo e costretti ad inibire i segnali di stanchezza del loro corpo immobile.

Vittime indirette dello stress o dell’ansia dei loro genitori, lasciati del tutto soli nell’improvvisarsi insegnanti e tutor didattici, spesso a discapito della funzione affettiva tanto importante per il sereno sviluppo dei bambini.

Per non parlare delle tantissime persone alle prese con la tragedia della perdita del lavoro, o delle loro possibilità economiche e finanziarie, per via della prolungata chiusura di esercizi commerciali e servizi.

E come dimenticare la paura del contagio per sé stessi o i propri cari, o le decine di migliaia di lutti che forse non saranno mai adeguatamente elaborati.

Occorre ripartire da queste ferite emotive e relazionali, occorre un’attenzione specifica alla cura di queste sofferenze; occorre ripartire dalle persone e dal loro benessere psichico, occorre che le famiglie, i genitori, i bambini trovino chi li ascolti e si prenda cura del loro dolore per riscoprire la bellezza celata dietro tante ferite.